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Il nuovo decreto legislativo per l'efficienza energetica


di Ivan Meo
fonte: www.condominioweb.com 

È stato appena adottato un decreto legislativo che recepisce le regole Ue relative al risparmio energetico. Coinvolte pubblica amministrazione e imprese, ma grandi novità per chi vive in condominio.

Recepimento della direttiva europea 2012/27/Ue.
L'ultimo decreto legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri chiama pubblica amministrazione, imprese e consumatori a dare il proprio contributo per migliorare l'efficienza energetica. Tale provvedimento mette in atto la direttiva europea 2012/27/Ue, prevedendo, da qui al 2020, uno stanziamento di 800milioni di euro.

Obiettivi. Il comunicato stampa diramato dal Governo chiarisce che "Obiettivo del decreto è la riduzione della dipendenza dell'Unione dalle importazioni di energia, sfruttando lo strumento dell'efficientamento energetico e mettendo in atto azioni volte a dare stimolo all'economia nell'attuale fase di crisi ed a contrastare i cambiamenti climatici in atto. La transizione verso un'economia più efficiente sotto il profilo energetico consentirà di accelerare la diffusione di soluzioni tecnologiche innovative, accrescendo la competitività dell'industria e contribuendo al rilancio della crescita economica ed alla creazione di posti di lavoro di qualità elevata nei settori connessi. Si prevedono, in particolare: una riduzione del 20% del consumo di energia primaria dell'Unione entro il 2020, nonché ulteriori miglioramenti in materia di efficienza energetica dopo il 2020".

La parola al ministro.
Federica Guidi, ministro per lo Sviluppo economico, ha commentato: "Si tratta di un pacchetto che, insieme alle altre misure approvate finora, consente di affrontare le importanti sfide dirette a migliorare la sicurezza di approvvigionamento e alla riduzione dei costi energetici" e auspica che " possano presto diventare tangibili i benefici a favore dei consumatori, delle imprese e dell'ambiente".

Novità per i condomini.
Chi vive in condominio vedrà presto delle grandi novità. Infatti, diventerà obbligatoria, entro il 31 dicembre 2016, l'installazione di un contatore di calore per ciascun edificio nel caso in cui il riscaldamento, il raffreddamento o la fornitura di acqua calda siano effettuati da una rete di teleriscaldamento o, nel caso di supercondomini, da una centrale termica che serve più palazzi.

Obbligatorietà dell'installazione dei contatori.
Sempre entro il 31 dicembre 2016 è obbligatoria l'installazione di contatori individuali per ciascuna unità immobiliare, a meno che l'operazione è tecnicamente impossibile da eseguire oppure se non è efficiente in termini di costi e proporzionata rispetto ai risparmi energetici potenziali. Tali casi, però richiedono un'apposita relazione tecnica del progettista o del tecnico abilitato.

Altri obblighi.
Tuttavia, pur in presenza di simili circostanze, il condominio non sarebbe esente da altri obblighi. Infatti, si dovrà ricorre all'installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore individuali per misurare il consumo di calore in corrispondenza a ciascun radiatore posto all'interno delle unità immobiliari dei condomini, a meno che l'installazione di tali sistemi risulti essere non efficiente in termini di costi. In tal caso, si dovranno prendere in considerazione metodi alternativi per la misurazione del consumo di calore. Il cliente finale potrà affidare la gestione del servizio di termoregolazione e contabilizzazione del calore ad altro operatore diverso dall'impresa di fornitura.

Ripartizione delle spese.
Secondo il decreto, il criterio per ripartire le spese di riscaldamento, raffrescamento e acqua calda sanitaria se prodotta in modo centralizzato prevede una suddivisione dell'importo complessivo in relazione agli effettivi prelievi volontari di energia termica utile e ai costi generali per la manutenzione dell'impianto, in base alla norma tecnica Uni 10200 e successivi aggiornamenti. A oggi la norma di riferimento è quella del 2013. Per la prima stagione termica, sarà consentito operare la suddivisione in base ai soli millesimi di proprietà. La mancata installazione dei dispositivi e la ripartizione della spesa non conforme a quanto previsto dal legislatore comportano una sanzione amministrativa da 500 a 2.500 euro.